Malik Beasley escluso dall'indagine sul gioco d'azzardo, libera la strada per il ritorno in NBA
Malik Beasley, il 28enne ala tiratrice nato ad Atlanta nel 1996, non è più un Malik Beasley indagato dal Eastern District of New York per sospetti di scommesse su partite NBA. Lo hanno confermato i suoi avvocati, Steve Haney e Mike Schachter, a ESPN a fine ottobre 2024. Una notizia che, dopo quattro mesi di sospensione, riapre le porte della libera agenzia per uno dei migliori tiratori da tre punti della lega. Era tutto pronto: un contratto triennale da 42 milioni di dollari con i Detroit Pistons, da firmare il giorno prima dell’inizio ufficiale della libera agenzia, a giugno. Poi, il 29 giugno, tutto si è fermato. L’indagine federale era partita, e con essa la fiducia delle squadre.
Il crollo di un sogno da 42 milioni
Prima dell’indagine, Beasley era considerato un obiettivo chiave per i Pistons, che cercavano un tiratore affidabile per sostenere il loro giovane roster. Il suo rendimento con i
Milwaukee Bucks nella scorsa stagione (2023-24) era stato da star: 11,3 punti a partita, 77 partenze da titolare su 79, e un incredibile 41,3% da tre punti. Un numero che lo rendeva uno dei migliori tiratori in circolazione, specialmente per un giocatore di ruolo. Secondo
Sports Illustrated, “prima dell’indagine, Beasley valeva quel contratto”. E invece, il giorno prima della firma, la notizia dell’indagine ha fatto crollare tutto. I Pistons hanno cancellato l’offerta. Nessun altro ha osato avvicinarsi.
Perché nessuno lo voleva più
Il problema non era solo il sospetto di scommesse. Era l’incertezza.
Behind the Buck Pass ha spiegato bene la situazione: “Non ha senso investire un contratto e uno spazio in roster su un giocatore di cui non sai quando potrà tornare in campo”. Anche se Beasley non era mai stato accusato formalmente di aver manipolato partite — solo di aver scommesso su eventi NBA — il rischio reputazionale era troppo alto. Le squadre hanno preferito evitare il caos. Così, mentre i Pistons hanno firmato
Caris LeVert,
Duncan Robinson e
Javonte Green per coprire le carenze alle ali, Beasley restava a casa, a guardare le sessioni di allenamento da lontano. Il suo agente,
Brian Jungreis di Parlay Sports, ha cercato di tenere aperte le porte, ma il mercato ha parlato chiaro: “Nessuno vuole ciò che Beasley sta vendendo”, ha scritto
Behind the Buck Pass. Un giudizio duro, ma realistico.
La svolta: l’indagine si chiude
La svolta è arrivata a ottobre. Dopo mesi di colloqui, documenti, interviste e verifiche, i procuratori dell’
Eastern District of New York hanno comunicato agli avvocati di Beasley che lui non era più un “target” dell’indagine. Non è stata una dichiarazione di innocenza, ma un chiaro segnale: non ci sono prove sufficienti per procedere. Per Beasley, questo significa che il suo nome non è più segnato come “controverso” nell’archivio della NBA. Il suo agente ha immediatamente iniziato a contattare le squadre. E qui entra in gioco la logica economica.
Chi può offrirgli davvero qualcosa?
I Pistons non possono più offrirgli più di 7,2 milioni di dollari l’anno: hanno già usato l’eccezione di livello medio per firmare LeVert. Ma altre squadre hanno spazio. Secondo ESPN, le uniche franchigie con un budget sufficiente per un contratto superiore a 7,2 milioni sono:
Chicago Bulls,
Indiana Pacers,
New Orleans Pelicans,
Sacramento Kings,
Washington Wizards e
Brooklyn Nets. Quest’ultima, con oltre 20 milioni di dollari di spazio sotto il cap, è la più interessante. Beasley potrebbe essere l’arma segreta per un attacco da panchina, specialmente se il coach cerca un tiratore esperto che non ha paura di prendere i tiri difficili. E se i
Milwaukee Bucks volessero riportarlo? Il suo rendimento era perfetto per il loro sistema. Ma per ora, non hanno fatto alcun movimento.
Un giocatore che vale ancora molto
Il dato più sorprendente? Beasley ha guadagnato oltre 76 milioni di dollari in carriera, eppure la sua ultima stagione è stata la migliore di sempre. Non ha mai giocato per una squadra playoff, ma ha sempre dato il massimo. E ora, dopo un anno di silenzio, potrebbe tornare con una fame diversa. Non è più il giocatore che aspettava un grande contratto. È un uomo che vuole dimostrare che un errore di giudizio non definisce una carriera. La sua storia non è solo di scommesse. È di resilienza. E in una lega dove i numeri contano più delle storie, Beasley ha ancora i numeri per farcela.
Quello che succederà ora
I campionati NBA sono già iniziati. Le rosters sono quasi chiuse. Ma le squadre possono ancora firmare giocatori con contratti a minimo veterano — e Beasley, a 28 anni, è perfetto per questo ruolo. Un contratto da 2,7 milioni, come quello che ha firmato coi Bucks l’anno scorso, potrebbe essere la sua via di ritorno. E se qualcuno lo fa, potrebbe essere il colpo più saggio della stagione. Perché Beasley non è un problema. È un tiratore. E in una lega dove i tiri da tre decidono partite e campionati, un giocatore come lui non si trova tutti i giorni.
Frequently Asked Questions
Perché l’indagine ha fermato il contratto con i Pistons?
L’indagine del Eastern District of New York ha creato un’incertezza giuridica e reputazionale troppo alta per i Pistons. Anche se Beasley non era accusato di aver manipolato partite, scommettere su eventi NBA viola le regole della lega. Firmare un contratto da 42 milioni a un giocatore sotto indagine avrebbe comportato rischi legali, di immagine e di fiducia da parte dei fan e dei partner commerciali.
Cosa ha fatto Malik Beasley nella scorsa stagione?
Con i Milwaukee Bucks, Beasley ha giocato 79 partite (77 da titolare), segnando in media 11,3 punti con un record personale del 41,3% da tre punti. È stato uno dei tiratori più affidabili della lega, specialmente per un giocatore di ruolo. Il suo rendimento ha attirato l’attenzione di molte squadre, prima che l’indagine bloccasse tutto.
Quante squadre possono offrirgli un contratto superiore a 7,2 milioni?
Solo sei franchigie hanno lo spazio di cap sufficiente: Chicago Bulls, Indiana Pacers, New Orleans Pelicans, Sacramento Kings, Washington Wizards e Brooklyn Nets. Quest’ultima, con oltre 20 milioni di dollari disponibili, è la più interessante per un contratto di lungo termine. Gli altri team potrebbero offrirgli solo il minimo veterano.
Perché i Bucks non lo hanno ricontrattato?
I Milwaukee Bucks hanno preferito investire in giocatori più giovani e con maggiore flessibilità contrattuale, come Giannis Antetokounmpo e Damian Lillard. Anche se Beasley era un ottimo complemento, la squadra ha optato per una strategia di ricostruzione attorno ai suoi due superstar, lasciando fuori i giocatori a rischio di controversie.
Cosa significa essere esclusi dall’indagine come “target”?
Essere esclusi come “target” non significa essere dichiarati innocenti, ma che le prove non sono sufficienti per procedere con un’indagine penale. Per Beasley, questo è un passo cruciale: può tornare a firmare contratti senza il peso di un’indagine attiva. La NBA non lo ha punito, ma la sua reputazione resta segnata da un anno di silenzio.
Beasley può ancora giocare in NBA?
Sì. L’indagine non ha comportato alcuna sospensione da parte della NBA. Beasley non ha mai violato il regolamento della lega, e non è stato mai squalificato. La sua unica limitazione è stata il mercato, non la legge. Ora che l’ombra dell’indagine si è diradata, può tornare in campo — se qualcuno lo vuole.
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