Quando Lando Norris, pilota britannico di 24 anni, ha schiacciato la pole position al Gran Premio di Messico 2025Autódromo Hermanos Rodríguez, tutti hanno capito che la McLaren Formula 1 Team aveva riscritto un capitolo storico. Il giro di 1:15.586, registrato sabato 25 ottobre, è stato il primo pole per la Scuderia britannica a Città del Messico dal 1990, quando Gerhard Berger lesse il traguardo in volata.
Negli ultimi trent’anni, la McLaren ha collezionato pochi momenti di gloria sul circuito di alta quota, a 2.285 metri sul livello del mare. L’ultima volta che la squadra si piazzò in testa alle qualifiche fu durante la stagione 1990, un evento che alimentò una lunga attesa tra i tifosi. Oggi, Norris riequilibra il conto, e la pole è già la quinta della stagione, tenendola a pari passo con il compagno di squadra Oscar Piastri in termini di massime prestazioni in qualifica.
Il weekend di qualifica ha iniziato con la classica lotta per la prima sessione (Q1). Tra i protagonisti di quell’ora c’era Alex Albon, che per la quarta gara consecutiva non è riuscito a superare il cancelletto, lamentandosi di problemi ai freni. La Q2 è stata più movimentata: Norris ha schiacciato un giro di 1:16.252, creando un distacco di 0.406 secondi su Charles Leclerc della Scuderia Ferrari.
Il leprechaun delle sorprese è stato Oscar Piastri, che è partito dal decimo posto in Q2 ma è riuscito a risalire al settimo, nonostante una “cosa strana” al motore in Turn 5. Al top‑four sono saliti, oltre a Norris e Leclerc, anche Lewis Hamilton (Ferrari) al terzo e George Russell della Mercedes‑AMG Petronas Formula One Team al quarto.
Nel cockpit, Norris è stato quasi indecifrabile: “What a lap, what a lap! Even I don’t know how I did that … The less I know, the better.” Una risposta tipicamente “lucky‑elusive” del giovane. Il team radio di McLaren, McLaren, ha applaudito subito, segnalando che la strategia di messa a punto del carburante ha giocato un ruolo chiave.
Ferrari, dal canto suo, ha chiuso la sessione con un misto di soddisfazione per aver messo due auto sul podio delle qualifiche e una punta di preoccupazione: “Stiamo chiedendo al motore di dare il massimo, ma dobbiamo stare attenti a non spingerlo troppo,” ha detto Mattia Binotto, direttore tecnico della Scuderia, in una conferenza stampa post‑qualifica.
Al momento della qualificazione, Norris era a 14 punti da Piastri nella classifica piloti, mentre Max Verstappen del Oracle Red Bull Racing si trovava a 40 punti dal duo McLaren. Se entrambe le auto McLaren dovessero mantenere la posizione di partenza, Norris guadagnerebbe il passo su Piastri, avvicinandosi così al lider del campionato.
Un dato storico curioso: dal 1990, l’unico pilota a vincere il Gran Premio di Messico partendo fuori dal podio di qualifiche fu Alain Prost. Questo rende la pole di Norris un potenziale punto di svolta, poiché la probabilità statistica di vittoria diminuisce drasticamente per chi parte oltre il terzo posto.
Il prossimo weekend sarà cruciale. La combinazione di quota d’aria, temperatura e pressione atmosferica influisce notevolmente sulla potenza del turbo, e i team hanno già delineato due strategie di pit‑stop: una più aggressiva, con cambio gomme subito al giro 12, e una più conservativa, puntando a una fase di corsa più lunga. Lewis Hamilton ha dichiarato: “Sarà una gara di sacrifici; la pista è veloce, ma dobbiamo gestire il consumo di carburante.”
In sintesi, la pole di Norris non è solo un risultato tecnico, ma un segnale forte per le lotte in pista e per le dinamiche di campionato. I fan di McLaren celebreranno, i rivali di Ferrari e Red Bull aggiusteranno le loro tattiche, e gli appassionati di Formula 1 potranno assistere a una delle gare più calde del calendario.
L'altitudine di 2.285 metri riduce la densità dell'aria, limitando l'ossigeno disponibile per la combustione. Di conseguenza, i motori tendono a perdere circa il 10‑12 % di potenza rispetto al livello del mare, costringendo i team a ottimizzare la mappatura del turbo e a scegliere pneumatici più morbidi per compensare la minore aderenza.
Norris è a 14 punti da Piastri e 54 punti da Verstappen. Se la McLaren riesce a mantenere le posizioni di partenza, potrebbe chiudere il gap con il compagno di squadra e ridurre ulteriormente la distanza con il leader Red Bull, rendendo la gara di domenica decisiva per definire il nuovo ordine nella classifica piloti.
Mercedes punta a un unico stoppage con gomme medie, mentre Ferrari sembra orientata verso due fermate per sfruttare la fusione delle gomme morbide. McLaren, guidata da Norris, ha indicato una strategia mista: primo pit‑stop al giro 13, seguito da un cambio gomme più aggressivo se la pista si riscalda più del previsto.
È la prima pole per McLaren a Città del Messico dal 1990 e la quinta della stagione, eppure nessun pilota ha mai vinto il Gran Premio partendo fuori dal podio. Questa combinazione di rarità statistica e il suo impatto sui punti del campionato rende il risultato particolarmente significativo.
Le scommesse pongono ancora la Red Bull di Max Verstappen in testa, ma la pole di Norris aggiunge una variabile importante. Se la McLaren riesce a proteggere la posizione di partenza e gestire bene le gomme, Norris potrebbe sorprendere, soprattutto con la sua capacità di mantenere un ritmo costante in alta quota.